Le prime esperienze a bordo del nostro Fiat Doblò camperizzato sono state fatte. Un viaggio on the road in Friuli Venezia Giulia di quindici giorni, ci ha permesso di valutare alcuni difetti sulla reale funzionalità della prima struttura realizzata e riflettere su alcune modifiche da apportare.
Come tutti sappiamo l’epidemia di Covid-19 ci ha costretti a restare a casa, ma non amiamo particolare starcene con le mani in mano. A Febbraio 2021, in piena zona rossa, abbiamo approfittato di questo periodo di stop per metterci al lavoro e rivoluzionare la camperizzazione del Doblò. Ovviamente sono stato eletto il supervisore del cantiere per assicurarmi che questi umani non combinino altri guai, e soprattutto che la mia cuccia su ruote sia confortevole.

PROGETTAZIONE
Il primo step che abbiamo affrontato, è stata la progettazione. Dopo aver svuotato completamente il mezzo, abbiamo ripreso le misure così da poter sfruttare al massimo ogni singolo centimetro. L’idea era infatti di stravolgere completamente la struttura, così da avere degli scomparti con facile accesso, l’aggiunta di un lavello e la possibilità di ricavare un tavolino all’interno per poter mangiare durante le giornate di brutto tempo.
Come nella precedente struttura, anche questo progetto non prevede la rimozione dei sedili posteriori, in quanto mi permettono di viaggiare comodamente agganciato alla cintura, in totale sicurezza.




Con le misure alla mano, abbiamo messo le nostre idee su carta, disegnando ogni componente della nuova struttura.
MATERIALI
Ci siamo riforniti presso un rivenditore di legnami e abbiamo acquistato alcuni fogli di multistrato marino (Okumè) da 18 mm, un legno particolarmente resistente all’umidità. Una buona scorta di viti, cerniere e minuteria varia e un bel barattolone di vernice impregnante per il tocco finale.
REALIZZAZIONE
La struttura è stata realizzata con l’aiuto della sega circolare da banco, trapano con punte a tazza, seghetto alternativo e tanto olio di gomito!




Abbiamo assemblato un componente alla volta per testarlo all’interno del veicolo, ed apportare eventualmente le modifiche necessarie.



Ultimata la struttura “base”, ci siamo dedicati alla realizzazione del letto con le ribaltine e dei pannelli portaoggetti da applicare ai finestrini posteriori (utili anche come oscuranti).
I pannelli portaoggetti sono stati semplicemente agganciati con una piccola staffa a L, che va ad infilarsi nel sottotetto.






L’ultimo step dei lavori di falegnameria, prevede un paio di mani di vernice impregnante colorata, per preservare il legno e personalizzare ancora di più il nostro Doblò.


Ora la struttura dovrà superare i miei scrupolosi test per il controllo qualità.

Una volta terminata la struttura, ci occupiamo della realizzazione di materassi e tendine. La ricerca della gommapiuma è stata inizialmente laboriosa; avevamo bisogno di fogli piuttosto alti, con un buon indice di densità, per sostenere comodamente il nostro peso.
Alla fine abbiamo trovato il materiale adatto a noi online, sul sito ifuorimisura, dove abbiamo acquistato i pezzi già tagliati in base alle nostre necessità. Il tutto, lo abbiamo rivestito con un copripiumone matrimoniale, sezionato e ricucito per ogni singolo cuscino.



Infine, le tendine le abbiamo ricavate da una tenda più grande, tagliandole a misura e rifinendo il bordo con un semplice orlo.


ACCESSORI
In questa seconda camperizzazione del Doblò, oltre alla struttura, abbiamo deciso di fare degli upgrade che ci rendessero il più autonomi possibile.
A partire dal Porta Potty, un piccolo bagno chimico che abbiamo inserito in un gavoncino. E’ formato da due serbatoi separati ed indipendenti: il primo, provvisto di pompetta, serve per il risciacquo, il secondo raccoglie le acque nere e va poi svuotato negli appositi scarichi.
Finalmente non devo più alzarmi presto la mattina per portare i miei umani a fare i bisogni nel bosco, armati di paletta.
Un altro acquisto importante è il frigorifero a compressore. In precedenza, avevamo un semplice frigorifero passivo che ci rendeva dipendenti dai campeggi per il rifornimento di ghiaccio. Di conseguenza, abbiamo aggiunto una batteria servizi da 100AH, alimentata dal pannello solare fissato sul tetto, con un telaio artigianale in alluminio. Il tutto è stato collegato ad un inverter che ci permette di convertire l’elettricità da 12V a 220W, dandoci la possibilità di ricaricare i dispositivi elettronici. Grazie all’aiuto del sole, possiamo avere sempre bibite fresche e tutti i dispositivi sempre carichi, per documentare le nostre avventure.


In questo link affiliato, potete accedere al nostro shop Amazon, dove troverete tutti gli articoli che abbiamo acquistato per la camperizzazione e per la vita outdoor.
Possiamo ritenerci più che soddisfatti di questa nuova camperizzazione, che ci permetterà di viaggiare on the road in totale autonomia e di stare un pochino più comodi rispetto a prima, sfruttando al meglio il mezzo e lo spazio a nostra disposizione.


Chissà se questa camperizzazione sarà definitiva, oppure ci saranno nuove modifiche in futuro?
E’ disponibile nel nostro canale Youtube, il video completo con la presentazione finale di ogni singolo dettaglio.
Alla prossima avventura!

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