TRE GIORNI IN ESPLORAZIONE DI SPIAGGE PER CANI E CALETTE DEL PROMONTORIO TOSCANO
In più di un’occasione la Toscana si è rivelata, secondo il nostro parere, decisamente pet-friendly. Città, borghi e natura incontaminata, ce n’è per tutti i gusti. (Qui trovi il nostro itinerario in Val d’Orcia). E le spiagge non sono da meno. Il Monte Argentario e la Laguna di Orbetello offrono tantissime possibilità per chi viaggia accompagnato da un amico a quattro zampe.
Piccola premessa…
Siamo stati a fine Maggio, quando la stagione balneare non era ancora iniziata. Questo ha reso sicuramente le cose molto più semplici, essendo consentito ai cani l’accesso in spiaggia praticamente ovunque. Ma non temete, anche durante la stagione balneare ci sono spiagge dedicate a noi (e i nostri umani).
Riserva Naturale Duna Feniglia
Abbiamo alloggiato al Camping Feniglia vicino Porto Ercole e situato proprio all’inizio della Riserva Naturale Duna Feniglia, a pochi passi dal mare. Il campeggio dispone oltre alle numerose piazzole anche di bungalow, case mobili e tende attrezzate. I cani ovviamente sono i benvenuti (ma i padroni di casa sono dei simpatici gattoni che sorvegliano quotidianamente ogni angolo del campeggio). E’ possibile noleggiare delle biciclette con tanto di carrellino per noi pelosoni e c’è a nostra disposizione una doccia con acqua calda gratuita, per ripulirci dopo una giornata al mare.


La Feniglia è una duna che si estende per circa 7 km e separa il mare dalla Laguna di Orbetello. E’ possibile percorrerla a piedi immersi nella pineta, ci sono varchi di accesso alla spiaggia in più punti e non è raro incontrare i suoi abitanti (daini, cinghiali, tassi, volpi e faine). Le aree destinate agli amici a quattro zampe sono due: la spiaggia libera sotto la scogliera di Porto Ercole e la spiaggia attrezzata Playa del Can, situata all’incirca a metà della duna.



In questa zona c’è davvero da divertirsi, spiaggia di sabbia ideale per impanarsi i tartufini, mare cristallino e poco profondo adatto anche alle zampette più corte. Per non parlare degli spettacoli naturali ai quali abbiamo assistito: essere sorvolati da uno stormo di fenicotteri, o addirittura incontrare dei piccoli pennuti appena nati che corrono ad affrontare le loro prime onde del mare. Il tramonto regala scorci e colori indimenticabili, la spiaggia diventa deserta così approfittiamo per giocare e correre in totale libertà!



CONSIGLIO: munirsi di “taniche” di spray antizanzare, essendo vicini alla laguna, si è costantemente vittime di questi fastidiosi insetti. Fare scorta di acqua potabile, in quanto al di fuori dei pochi bar all’inizio della spiaggia, poi non ci sono fonti d’acqua.
Orbetello e la sua Laguna

D’obbligo è una visita alla laguna di Orbetello. Oasi del WWF, si trova lungo le rotte migratorie, questo consente un’altissima concentrazione di uccelli, quali fenicotteri, aironi e altre specie, soprattutto nei periodi invernali . Per gli amanti delle camminate è possibile raggiungerla a piedi partendo dal Camping Feniglia tramite la comodissima pista ciclo pedonale. Una piacevole passeggiata in pianura di circa 8 km totali, ma esposta al sole, quindi da evitare durante le ore più calde. Noi siamo andati nel tardo pomeriggio, per goderci il tramonto ed un cocktail con vista sull’antico Mulino Spagnolo, un tempo attivo e unico superstite dei nove mulini senesi, costruiti nel 1400.



Proseguiamo poi lungo il centro storico di Orbetello, caratterizzato da vicoli ricchi di piccole boutique e tanti ristorantini dove poter assaggiare qualche piatto tipico, come l’anguilla sfumata.
Le spiagge del Monte Argentario

Il Monte Argentario, promontorio nella Maremma Grossetana, nasce come isola ma grazie all’intervento di madre natura, si è unito nel tempo alla terra ferma attraverso i due tomboli: Giannella e Feniglia. Il territorio è piuttosto selvaggio ed impervio, la costa frastagliata comprende calette e spiagge incontaminate prevalentemente sassose, raggiungibili via mare o tramite sentieri. Come accennato all’inizio, essendo al di fuori della stagione balneare, abbiamo girato tranquillamente senza limitazioni.
In una giornata siamo riusciti a visitare un paio di calette. La prima, La Cacciarella, raggiungibile tramite sentiero di circa 2 chilometri, non troppo impegnativo ma esposto al sole; un piccolo gioiellino dove il verde della vegetazione crea dei contrasti notevoli con il rosso della terra, il blu e lo smeraldo del mare. Un tuffo non ce lo toglie nessuno, nonostante la temperatura dell’acqua, in questo periodo, metta alla prova anche i più temerari.


Dopo esserci asciugati al sole e aver fatto uno spuntino, ci rimettiamo in strada, prossima meta: Cala Mar Morto. Dal parcheggio con ristoro, parte il breve sentiero immerso nel verde. La vista si apre sul mare, i miei umani restano affascinati, io scalpito per entrare di nuovo in acqua!



La spiaggia di ciottoli, è caratterizzata da scogliere che vanno a formare delle vere e proprie piscine naturali. Il mare è quasi sempre calmo, da qui il nome “Mar Morto”, anche grazie alla protezione dell’Isola Rossa che sorge di fronte e ripara dai venti. Il primo tratto di spiaggia è attrezzato e i cani sono ben accetti sia sotto l’ombrellone che nella parte di spiaggia libera poco più avanti.

Consiglio: seguite sempre le indicazioni di Google Maps e non fate di testa vostra come hanno fatto invece i miei umani, per non rischiare di passare momenti di panico lungo qualche strada dissestata, non asfaltata e dimenticata dalla civiltà. Per quanto riguarda invece le dog beach, consultare sempre l’ordinanza comunale aggiornata.
Chi ci conosce sa che amiamo le escursioni, ma in questa occasione ci siamo dedicati meno alla ricerca di sentieri, privilegiando spiagge e mare. Il promontorio offre comunque una vasta proposta di percorsi da svolgere sia a piedi che in bicicletta, immersi nella natura o alla scoperta dei borghi di Porto Ercole e Porto Santo Stefano.

CONSIGLI DI VIAGGIO: Protezione antizanzare e zecche. Protezione solare soprattutto per i tartufini senza pelo come il mio. Per quanto riguarda l’accesso via terra alle calette, si trova quasi sempre all’inizio del sentiero un cartello con tutti i dettagli: descrizione della zona, lunghezza e grado di difficoltà, così da poter valutare prima di scendere la reale fattibilità in base alle proprie esigenze.
Ci sono tutti gli estremi per una vacanza da “uuuululato”!
