Non hanno bisogno di molte presentazioni, uno dei simboli più riconosciuti delle Dolomiti nord – orientali e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Stiamo parlando delle Tre Cime di Lavaredo, tappa doverosa durante il nostro road-trip nelle Alpi Friulane.
Saliamo da Misurina, percorrendo la strada panoramica a pedaggio (valido 24 h) che porta fino al parcheggio del Rifugio Auronzo. Siamo in pieno Agosto, periodo di altissima stagione durante il quale questi luoghi vengono inevitabilmente presi d’assalto. Trovare i sentieri deserti è pressoché impossibile, ma noi abbiamo adottato alcuni accorgimenti per evitare la confusione, arrivando nel tardo pomeriggio per passare la notte sotto le stelle circondati dalle Dolomiti, così da poter partire molto presto al mattino per l’escursione.

Siamo in compagnia di parecchi altri van, per lo più arrampicatori intenti a sistemare meticolosamente l’attrezzatura prima che faccia buio. La zona è ideale per chi pratica arrampicata e ricca di sentieri di ogni livello e difficoltà per chi ama camminare.
Il panorama che si estende avanti a noi è a dir poco mozzafiato, siamo innamorati delle Dolomiti e dei colori spettacolari che regalano al tramonto. Le Tre Cime di Lavaredo sono alle nostre spalle ma la sagoma è ben diversa dalla classica immagine che tutti abbiamo in mente.


Approfittiamo degli ultimi momenti di luce per scattare qualche foto e fare una passeggiata nei pressi del rifugio, così anche io posso scaricare le ultime cartucce della giornata. Sono famosi i miei attimi di pazzia prima di coricarmi.

La temperatura scende vertiginosamente al calar del sole, siamo a 2.300 m.s.l.m, ma è impossibile resistere al cielo stellato che questa serata ci sta regalando, così restiamo ancora fuori ad ammirarlo. Quando le mie coscette iniziano a tremare, è il segno che è proprio giunta l’ora di rifugiarci nel nostro van e avvolgerci nella coperta di lana che ci ha letteralmente salvati durante la notte.

Sveglia alle prime luci del mattino, una bella colazione energetica per affrontare la giornata e si parte alla volta delle imponenti cime. Imbocchiamo il sentiero n. 101 direttamente dietro il Rifugio Auronzo, per un primo tratto pianeggiante. Passiamo la Cappella degli Alpini e siamo già al Rifugio Lavaredo ai piedi della Cima Piccola.


Le marmotte, con il loro inconfondibile “fischio”, ci accompagnano lungo la salita che ci porta al punto più alto della nostra escursione, la forcella Lavaredo. Il panorama che si apre è fiabesco e possiamo già vedere le Tre Cime in tutto il loro splendore.


Proseguiamo fino al Rifugio Locatelli, in un susseguirsi di saliscendi su terreno piuttosto agevole ad eccezione di alcuni punti dal fondo ghiaioso, leggermente scivolosi. Le Tre Cime sono lì di fronte a noi, maestose ed imponenti, illuminate dal sole.


Siamo a metà del nostro percorso, approfittiamo per fare una pausa nei pressi dei Laghi dei Piani ai piedi del Monte Paterno, raggiungibili dal Rifugio Locatelli in pochi minuti.


Riprendiamo il nostro cammino percorrendo la seconda metà del sentiero ad anello che avrà una pendenza maggiore rispetto alla prima, ma comunque non impegnativa.



Superiamo la Langalm o Malga dei Pastori, dove è possibile fermarsi per un pic-nic o gustare le specialità locali e attraversiamo alcuni prati pascolivi affollati da mucche curiose.




Concludiamo il percorso attraversando il campo degli ometti di pietra; una vera e propria distesa dove ognuno può lasciare il segno del proprio passaggio e noi non potevamo esimerci dal lasciare il nostro.

La bellezza di questo luogo si intuisce già percorrendo la strada panoramica che sale da Misurina. Il posto, per quanto ormai inflazionato ci è rimasto nel cuore e consigliamo vivamente almeno una volta nella vita, di visitare questa meraviglia e perché no, approfittare della possibilità di dormire ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

DETTAGLI TECNICI:
Partenza: Rifugio Auronzo (2.320 m)
Dislivello: 400 m
Lunghezza: 9,75 km
Tempo di percorrenza: 3,5 h (incluse le pause)
Difficoltà: media

Alla prossima avventura!
