Quando l’inaspettato riserva piacevoli sorprese
Viaggiare “on the road” è libertà e indipendenza. Uno degli aspetti più elettrizzanti è l’improvvisazione, risolvere eventuali intoppi e poter stravolgere i programmi anche all’ultimo momento; mettersi alla ricerca del posto migliore per passare la notte o cambiare destinazione a causa del maltempo. Pianificando una delle recenti uscite, le previsioni per la meta prescelta non erano dalla nostra parte e rischiare di passare le giornate sotto la pioggia non era allettante. Che fare? Seguire il sole e cambiare strada!
Destinazione Assisi
Partiamo venerdì nel primo pomeriggio, aspetto con pazienza che escano i miei umani dall’ufficio, il tempo di raccogliere lo stretto necessario e via verso la prima tappa, il Parco del Monte Cucco (PG), in parte noto alle mie zampotte, ma ancora da esplorare a fondo. Scegliamo un sentiero non troppo impegnativo, adatto ad un venerdì pomeriggio post-lavoro. Il punto di partenza è a Val di Ranco, lasciamo l’auto al parcheggio dell’ Albergo ristorante “Da Tobia” e ci incamminiamo in direzione Pian delle Macinare (sentiero CAI 225). Attraversiamo, tra piccoli saliscendi, la secolare faggeta e procediamo su stradello sterrato fino a Fonte Acqua Fredda.

Il sentiero si inoltra dentro il bosco, si oltrepassa una vecchia frana dove sono ancora ben visibili gli alberi caduti, ma comunque fruibile, fino ad arrivare al bivio con il sentiero CAI 241, che conduce a Pian delle Macinare. Noi proseguiamo imboccando il n. 229 che scende fino a costeggiare il torrente Rio Freddo, che ci accompagnerà per tutto la seconda parte fino alla fine.


Questo percorso ad anello è lungo circa 6 km, molto piacevole e rilassante; noi ci siamo presi tutto il tempo per raccogliere fragoline di bosco, sguazzare nel torrente e ammirare qualche piccola cascata; appena in tempo per rientrare e scegliere un posticino per passare la notte, individuato nell’area pic-nic situata proprio all’inizio del sentiero, protetti dagli altissimi faggi. Avremmo desiderato tantissimo dormire nel parcheggio dell’area decollo deltaplani, circondati da mucche e cavalli al pascolo, ma purtroppo quella sera il vento tirava fortissimo.

Tempo di coricarsi, ma al calar del sole i rumori del bosco si fanno più intensi così come la mia immaginazione; è un susseguirsi di versi a me sconosciuti, rumori sordi e fogliame in movimento, non riesco proprio ad addormentarmi. Cosa sarà? Pigne che cadono, rami che si spezzano e non mancano i rapaci notturni a farci compagnia. Esperienza dall’atmosfera apparentemente sinistra ma in grado di riconnetterti con la natura.


L’indomani ci mettiamo in marcia verso Assisi, il sole splende sulle valli umbre ed il paesaggio attorno a noi è a dir poco spettacolare. Parcheggiata l’auto fuori dalle mura attraversiamo il centro storico di Assisi fino a raggiungere la maestosa Basilica di San Francesco, ai piedi della quale si trova il Bosco di San Francesco.




Ovviamente non riusciamo a resistere alla tentazione di visitarlo. Nella prima parte è possibile ammirare la Campana della Pace, dedicata alle religioni mondiali (Cristianesimo, Islam, Buddhismo, Ebraismo). Il percorso, nato grazie ai lavori di recupero del Fai – Fondo Ambiente Italiano, prosegue all’interno del bosco e attraversa l’antico complesso benedettino di Santa Croce; termina in una radura sulla vallata del Tescio, in cui spicca la Torre Annamaria, riportata alla luce dagli scavi archeologici, sede dell’opera di Land art chiamata il Terzo Paradiso.


Dopo una pausa pranzo in riva al torrente, torniamo alla Basilica lungo la stessa strada dell’andata.

La giornata non è ancora finita e avremmo ancora un altro luogo da visitare, il Monte Subasio, che inizialmente era in cima alla nostra lista, ma come ho già detto prima, il bello è sconvolgere i programmi e vivere il momento. Purtroppo non ci rimane abbastanza tempo per imboccare un sentiero; ce ne sono svariati che salgono fino alla sommità del monte, con partenza da Assisi, Spello, Nocera Umbra e c’è anche un bellissimo sentiero ad anello sulla sommità del monte che offre panorami mozzafiato.



Ci accontentiamo di una breve passeggiata, ma la bellezza di questo posto ci lascia un pò l’amaro in bocca per non avergli dedicato il giusto tempo e non escludiamo la possibilità di tornarci.
Poco distante da noi c’è il campeggio Fontemaggio, uno dei primi nati in Italia, parte integrante di un antico complesso turistico portato avanti da generazioni. Immerso nella natura, luogo ideale per rilassarsi e godersi la serata, in compagnia dei simpaticissimi asinelli ospiti nel parco.


Che dire amici, un weekend ricco di emozioni, abbiamo visitato nuovi posti ed ho fatto nuove conoscenze: cavalli, mucche, asini, addirittura una volpe coraggiosa si è affiancata alla nostra auto lungo la strada verso il Monte Subasio. Ogni volta impazzisco quando vedo altri animali dal finestrino, ma i miei umani mi prendono in giro perchè quando poi mi portano a conoscere da vicino altre specie di stazza maggiore, me la faccio sotto. Magari nel tempo acquisirò coraggio e farò amicizia con una mucca, chi può saperlo.
Che cosa mi riserverà la prossima avventura? Attendo trepidante.

Link utili:
- Escursione Val di Ranco: https://my.viewranger.com/track/details/MTQ4NzMwNjE
- Bosco di San Francesco: ingresso € 6,00 (possibilità di iscriversi al Fai ottenendo ingressi gratuiti su tutti i siti https://www.fondoambiente.it/luoghi/bosco-di-san-francesco
- Campeggio Fontemaggio: https://www.fontemaggio.it/
